Cerchi un avvocato esperto in recupero crediti a Milano? In questo articolo trovi una guida completa su come funziona il recupero crediti, quali sono le strategie legali più efficaci, quanto costa rivolgersi a un legale e come scegliere il miglior avvocato per il recupero crediti. Ideale per aziende, professionisti e privati che vogliono recuperare somme non pagate in modo rapido, sicuro e conforme alla legge.
1 – Chi è l’avvocato specializzato in recupero crediti e cosa fa
L’avvocato specializzato in recupero crediti è un professionista legale, civilista, che ha maturato competenze specifiche nel diritto commerciale, contrattuale e delle obbligazioni e vanta una solida formazione in materia di gestione del credito, nelle procedure esecutive e nel diritto fallimentare.
Solitamente affianca aziende e/o privati e li accompagna nel processo di recupero di somme non pagate o per la risoluzione di controversie legate a debiti. La sua esperienza si concentra sull'applicazione di strategie legali per ottenere il saldo delle somme dovute nel modo più rapido ed efficace possibile.
Il ruolo dell’avvocato non può essere assimilato a quello di un’agenzia o società di recupero crediti perché il primo può operare, oltre che nelle fasi stragiudiziali finalizzate ad una soluzione bonaria e in tempi rapidi, anche tramite gli strumenti legali come le diffide, i ricorsi monitori e le azioni esecutive, oltre a poter rappresentare l’assistito davanti all’Autorità Giudiziaria; l’agenzia opera invece prevalentemente con soluzioni stragiudiziali e le negoziazioni per ottenere una soluzione bonaria. Un legale specializzato in questo ambito può inoltre gestire anche casi molto complessi e ha una solida preparazione giuridica, mentre gli operatori delle agenzie sono formati per la gestione delle pratiche e per una comunicazione efficace con i debitori.
Rivolgersi a un legale resta quindi l’opzione da privilegiare per ottenere una consulenza e un supporto per tutta la durata dell’azione di recupero del credito.
2 – Quando è il momento giusto per contattare un avvocato per il recupero crediti
Scegliere il momento adatto per rivolgersi a un avvocato specializzato in recupero crediti dipende dalla gravità della situazione.
È certamente utile rivolgersi a un avvocato laddove sono già stati esperiti e non sono andati a buon fine i tentativi di recupero stragiudiziale quali sono i solleciti o la negoziazione verbale con il debitore, nei casi in cui si teme una contestazione – ancorché infondata – del debitore. Il legale può giocare un ruolo fondamentale anche nei casi in cui il debitore, pur avendo manifestato la volontà di saldare – mediante un piano di rientro con delle scadenze fisse ad esempio – viene meno al suo impegno.
Affidarsi a un professionista legale specializzato in recupero crediti diventa indispensabile nei casi di importi considerevoli, in situazioni debitorie particolarmente complesse o nel caso in cui si abbia timore che il debitore sia insolvente (o che si finga tale).
I principali segnali di allerta sono costituiti da un apprezzabile ritardo nel pagamento rispetto ai termini pattuiti, nella mancanza di comunicazione da parte del debitore (mancate risposte, risposte vaghe, promesse di pagamento futuro), nelle frequenti richieste di proroghe o nel riscontrare che il debitore si trovi a scontare evidenti problemi di liquidità.
La regola generale, laddove ricorrano i requisiti, è di agire tempestivamente rivolgendosi a un legale esperto prima che la situazione di morosità possa peggiorare.
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3 – Le fasi del recupero crediti: dalla diffida legale al pignoramento
Un’azione di recupero crediti deve seguire un iter preciso che può protrarsi per un periodo di tempo anche molto lungo.
La prima fase è solitamente quella bonaria che può essere esperita anche dal creditore stesso, senza ausilio di un legale, semplicemente inviando richieste e solleciti di pagamento al debitore, incontrando il debitore stesso, proponendo una dilazione o un piano di rientro. L’obiettivo è chiaramente quello di non inasprire i rapporti e cercare di ottenere bonariamente il saldo.
Quando i tentativi bonari falliscono giunge il momento di rivolgersi a un avvocato specializzato nel recupero crediti. Solitamente il legale compie un’analisi preventiva dello stato di solvibilità del debitore per comprendere e per mettere il proprio assistito nelle condizioni di valutare se convenga o meno procedere con un’azione legale.
Uno dei primi atti compiuti dal legale è la redazione e l’invio di una lettera di diffida che invita perentoriamente il debitore a pagare e lo costituisce in mora. Questo strumento ha l’obiettivo di ufficializzare la richiesta di pagamento e mettere il debitore a conoscenza dell’imminente avvio dell’azione giudiziale, in caso di mancato adempimento.
Una volta rivelatisi inefficaci questi passaggi, si procede con la fase giudiziale, mediante la presentazione del ricorso monitorio, supportato da idonea documentazione che attesti l’esistenza del credito, al Tribunale (o al Giudice di Pace) competente.
Il Giudice emette quindi il decreto ingiuntivo, ossia l’ordine alla parte debitrice di pagare entro il termine di 40 giorni (salvo che non sussistano i presupposti per l’emissione del provvedimento provvisoriamente esecutivo).
Il ricorso con il decreto ingiuntivo viene quindi notificato al debitore, in proprio, tramite PEC o tramite Ufficiale Giudiziario. Il debitore ha diritto di opporsi al decreto entro i termini stabiliti, ad esempio perché contesta la sussistenza del credito o eccepisce a sua volta un credito in compensazione. L’opposizione conduce all’apertura di un processo ordinario nel quale il Giudice dovrà verificare le pretese del creditore (e del debitore opponente). Qualora non venga presentata opposizione, il decreto diventa esecutivo e il creditore può procedere con la successiva fase esecutiva.
Le azioni esecutive, precedute dalla notifica dell’atto di precetto di pagamento, consistono nel pignoramento mobiliare, immobiliare o presso terzi (ossia di crediti che il debitore vanta nei confronti di un terzo che, per effetto di tale azione, è tenuto a soddisfare le ragioni del creditore procedente).
Il pignoramento ex art. 492 bis c.p.c. quale procedura che consente al creditore di cercare beni da pignorare con modalità telematica, mediante richiesta all'ufficiale giudiziario di accedere direttamente ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nell'anagrafe tributaria, compreso l'archivio dei rapporti finanziarie in quelle degli enti previdenziali, per l'acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l'individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti.

4 - Strategie efficaci di recupero crediti per aziende e professionisti
Le aziende e i privati possono agire preventivamente per tutelarsi ed evitare di dovere agire per recuperare crediti.
La valutazione preventiva dei clienti è uno strumento efficace mediante il quale possono essere analizzati rapporti di credito, referenze e situazione finanziaria. Le aziende più strutturate possono chiedere una due diligence contabile.
Un altro elemento preventivo è la definizione di contratti e clausole chiari e dettagliati o di una fatturazione tempestiva. A questo si può aggiungere il mantenimento di un rapporto attivo con il cliente, inviando dapprima dei promemoria e successivamente dei veri e propri solleciti in caso di ritardo. Monitorare la situazione è quindi molto importante per tenere traccia dei tempi e per prevenire un accumulo delle fatture da saldare.
La diversificazione dei clienti può invece aiutare a non concentrare troppi crediti su un singolo soggetto, garantendo – soprattutto in caso di criticità – il mantenimento di un adeguato flusso di cassa, anche considerato che spesso le procedure di recupero del credito richiedono tempi lunghi.
Infine, è possibile stipulare delle polizze assicurative che coprano i danni derivanti dai mancati pagamenti.
5 – Recupero crediti per privati: quando e come intervenire
Una delle situazioni più ricorrenti che portano ad azioni di recupero del credito sono i canoni di locazione non pagati. Anche in questo caso è preferibile procedere con una fase stragiudiziale che prevede lettere e solleciti ma qualora non si ottenessero effetti il proprietario ha la possibilità di procedere con lo sfratto. È sufficiente anche il mancato versamento di una sola mensilità a offrire al proprietario la facoltà di adire le vie legali.
Lo sfratto è una procedura che viene solitamente richiesta quando il conduttore non versa il canone per diversi mesi e i tentativi di rientrare delle somme dovute sono infruttuosi, c’è una difficoltà a pagare o non c’è volontà di farlo. L’esito, qualora l’inquilino non liberi l’immobile spontaneamente, è la liberazione coatta dell’immobile che torna nella disponibilità del proprietario. Tuttavia, lo sfratto richiede molto tempo – soprattutto per le locazioni abitative – e in questo lasso di tempo il conduttore potrebbe continuare a non pagare. In parallelo, se il conduttore è solvibile, è possibile procedere con un’azione legale per ottenere le somme dovute.
Un altro caso è rappresentato dai prestiti tra privati. Anche in questo caso è cruciale il ruolo di un avvocato specializzato in recupero dei crediti, una volta che i tentativi di soluzione amichevole non hanno dato esito. Questi prestiti vanno comunque sempre formalizzati per iscritto, stipulando anche precise condizioni di restituzione.
Il recupero crediti può essere necessario anche in caso di assegni scoperti, ossia quegli assegni che vengono emessi senza che vi siano fondi a copertura sul conto corrente.
A Milano, e in generale nel Nord Ovest, i casi più frequenti di recupero crediti riguardano principalmente fatture non pagate tra le aziende e i professionisti, le rette scolastiche impagate, i debiti per le utenze di luce, gas e servizi in generale.
6 – Quanto costa un avvocato per il recupero crediti a Milano?
I costi di una procedura per il recupero crediti sono variabili e dipendono dalla complessità del caso e dall’importo del credito da recuperare, nei limiti e parametri fissati dal DM 55/2014 e successive modifiche e integrazioni.
In linea generale i costi per l’invio di lettere di diffida o negoziazioni si attesta in un range tra i 100 e i 200 euro. Nel caso vi sia la necessità di ricorrere al tribunale per un decreto ingiuntivo i costi variano da 300 euro fino a 2.000 euro (e più in caso di importi di notevole entità)..
In caso di mancato pagamento dopo la fase monitoria, occorrerà prevedere il costo per la fase esecutiva (sempre fissati dal citato DM).
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7 – Cosa si rischia se non si paga un debito sottoposto a recupero crediti?
Il debitore che non onora il debito e subisce una procedura di recupero del credito può andare incontro a diverse conseguenze legali e finanziarie.
La morosità può dare luogo alla maturazione di interessi di mora e il debitore rischia anche di dover sostenere le spese legali e amministrative per il recupero dei crediti. Nel caso degli assegni scoperti le conseguenze possono essere anche penali, oltre a comportare una segnalazione alle banche dati degli istituti di credito come cattivo pagatore; in questo caso il soggetto potrebbe avere, in futuro, difficoltà a ottenere un prestito o un mutuo.
In caso di esecuzione forzata, il debitore potrebbe poi vedersi pignorare beni mobili, immobili o somme di denaro.
Non è da sottovalutare inoltre l’impatto reputazionale che può avere una posizione debitoria, sia a livello professionale, sia personale.

8 – Come scegliere il miglior avvocato per recupero crediti a Milano
Quando vi è la necessità di recuperare un credito spesso occorre agire in fretta e affidarsi a una consulenza esperta. Scegliere bene il proprio avvocato è fondamentale per incrementare le possibilità di ottenere un esito positivo.
Un avvocato specializzato nella materia è sicuramente da preferire perché ha maturato un’esperienza significativa nel campo e sa come meglio intervenire. È inoltre importante affidarsi a un avvocato che conosce il contesto locale, le dinamiche del tribunale e le prassi del territorio.
Orientarsi verificando la reputazione dei diversi legali e chiedendo un consiglio a conoscenti che si sono serviti di avvocati specializzati in recupero crediti può agevolare l’individuazione del professionista migliore cui affidare l’azione legale.
Comunicazione e empatia completano il profilo di un ideale avvocato per il recupero crediti, considerando anche che la prima fase, quella di consulenza e esposizione della situazione creditoria, è la più importante.
9 - Recupero crediti su misura a Milano: scegli i professionisti di ST Labour
Lo Studio ST Labour offre, fin dal 1993, assistenza e consulenza legale specialistica con un approccio consulenziale su misura per ogni cliente e con una valutazione iniziale gratuita.
I clienti potranno fare affidamento sulla specializzazione pluriennale dello Studio in diritto delle imprese e su professionisti altamente preparati che sapranno assistere e accompagnare i clienti nel percorso di recupero del credito.
Lo Studio collabora inoltre con commercialisti e consulenti del lavoro per garantire un servizio completo e per fornire un servizio migliore ai propri assistiti, riducendo inoltre i tempi delle procedure necessarie.
Lo studio si avvale anche di un’agenzia investigativa, la Revela Srl, onde ottenere informazioni su tutto il patrimonio del soggetto inadempiente. In tal modo si può ottenere un quadro specifico della situazione patrimoniale di un soggetto e dei suoi beni, escutibili o aggredibili, per poi effettuare o meno le opportune azioni legali.
Le indagini patrimoniali e finanziarie si rivelano necessarie quando si persegue l’obiettivo di arrivare a conoscere la solidità patrimoniale e le effettive capacità finanziarie di un soggetto (persone fisica e/o giuridica).
Attraverso tali indagini, in sostanza, si giunge ad ottenere un quadro chiaro e preciso circa la reale situazione patrimoniale e finanziaria di un soggetto di interesse (proprietà immobiliari e mobiliari, posizione reddituale, eventuale presenza di protesti, fallimenti, ipoteche, pignoramenti, sequestri, pendenze, ecc.).
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